La CRODA BIANCA…il Cervino del Cadore

Written by Giuliano. Posted in Alpinismo, Senza categoria, Vie nuove

Enorme montagna delle Marmarole che ti da il benvenuto già salendo dalla pianura.
Quante volte ogni la guardo passando sulle strade dei nostri paesi..
Quante volte ci sono passato sotto sul sentiero che va dal Rif. Bajon al rif. Chiggiato e viceversa o magari passando sulle sue cengie..
“Aprire una via nuova li deve essere una figata” ho sempre pensato..
Be uno di quei giorni che vai per montagna senza molte idee in testa, mi son trovato a girare su per il Vallon del Froppa e ho visto sta specie di avancorpo (cosi credevo io)che era circa un terzo della parete sul
versante verso la Cresta d’Aieron.
Sotto una pioggia estiva,(con l’ombrello come il peggiore degli alpinisti della domenica) mi son messo a cercare una linea di salita che comprendesse una via accettabilmente interessante e con roccia buona.
Arrivato prima di questo pilastro, visto che la pioggia stava diventando temporale, mi sono riparato in un piccolo “Landro” che era perfettamente riparato e asciuttissimo.
Faccio per sedermi appoggiando la mano a terra senza vedere che c’era un CARDO stupendo, che come tutti sanno è bellissimo, forte e intoccabile appunto perché pieno di aculei, mi tiro su di scatto come fossi
saltato su una bomba, guardo il palmo ed era come fossero state tatuate due labbra da tante spine erano piantate.
Li ho pensato tra me e me ”ho anche già il nome della via, IL BACIO DEL CARDO devo proprio provar a aprire una linea su qua.”
Così rannicchiato tra ginocchia e mento.. ho aspettato che spiovesse, fatto due foto alla parete e son tornato verso casa progettando il da farsi.
In più viaggi e un po alla volta ho portato nel “Landro” il materiale che mi sarebbe servito per cominciare sto nuovo cantiere, assumendo per la manovalanza anche la mia nipotina Maria Dalla Fontana, cresciuta
anche lei tra queste montagne e adesso chirurgo veterinario in Gran Bretagna.
Con lei ho aperto il primo tiro e poi causa la batteria del trapano finita nel ghiaione, siamo scesi posticipando ancora la progressione della via.
In un’altra giornata scalando da solo ho aperto in auto sicura altri due tiri, e poi durante il raduno dei gruppi alpinistici delle dolomiti “Dolomia”(la quale organizzazione quest’anno era stato fatto dal Gruppo a cui
appartengo Gruppo Ragni di Pieve di Cadore) assieme a Mauro Devich un carissimo amico, nonché Guida Alpina del Ufficio Guide di Cortina D’Ampezzo e appartenente ai Caprioli di San Vito di Cadore, abbiamo
aperto altri 5 tiri.
Ci aspettavamo di finire quello che sembrava un avancorpo staccato dalla parete, ma arrivati ad una cengia e fatto un altro tiro abbiamo realizzato che quello che si vedeva dal sentiero era solo uno sperone e che la
parete dove stavamo salendo era integra e proseguiva per altri due terzi.

Finiti batterie e spit ci siamo calati con l’intento di tornare al più presto per continuare ma il maltempo e
poi il ghiaccio sulla strada per pian dei buoi ci hanno costretti a desistere.
Per ora pubblichiamo sti tiri, poi vediamo se a primavera troveremo la voglia e il tempo magari ci riserviamo
di continuare li dove abbiamo lasciato sta via che, senza pretese, potrebbe essere un bel passare una giornata in un ambiente favoloso.

Il nostro Ragno Gianmario Meneghin con l’Amico Mauro Devich

Trackback from your site.

By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close