URBANO TABACCHI COLONNA PORTANTE DEL GRUPPO CI HA LASCIATI

Scritto da Giuliano in . Inviato in Incontri, Storia

La sera dell’ 8 agosto, il nostro Urbano ci lascia!

E’ facile trovare belle parole per ricordare Urbano. Mai sopra le righe. Un esempio di passione, di forza e amore per il Gruppo. Un esempio per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscere. Col suo fare che a volte forse poteva sembrare un po’ burbero ma sapeva come pochi esprimere sicurezza. La tua grande forza caro Urbano è stato il tuo atteggiamento sempre positivo e il guardare sempre avanti. Ci mancherà tantissimo il tuo ghigno eeeaahhhh. Ma sarai sempre con noi.
Un abbraccio alla Famiglia.
Il Presidente del Gruppo Rocciatori Ragni Ferruccio Svaluto Moreolo.

 

 

TORRIONE SALVELLA mt 2336 – GRUPPO DELL’ANTELAO

Scritto da Giuliano in . Inviato in Alpinismo, Storia

Ripetizione di una via Storica e in un Ambiente Grandioso

Con i nostri Ragni: Alex Pivirotto e Flavio Fiori “Moretto”

PER PARETE N. – M. Bonafede e I. Dibona     23 luglio 1963

Il torrione si trova nell’alta val Salvella e se ne raggiunge la base da San Vito a forcella Salvella, fin dove la valle, seguendo il letto del Ru Salvella, si allarga in un ampio vallone con erba e mughi; il torrione è solcato al centro da un  ampia fessura che lo incrina dalla base fino in cima. Attacco a destra della fessura per una parete compatta (4° grado) con un piccolo strapiombo (5° grado). Dopo lo strapiombo vi è un posto di cordata. Si sale poi per 40 metri sulla verticale fino a una stretta cengia (4° sup). Da questa, con una piccola traversata a s, si raggiunge la fessura che non si abbandonerà più. La fessura presenta subito un forte strapiombo e continua poi liscia e compatta fin sotto due strapiombi che si superano direttamente pervenendo ad un piccolo punto di sosta. La fessura quindi si restringe e diventa estremamente difficile richiedendo il  superamento di diversi strapiombi e di una liscia strozzatura con uso notevole di chiodi. Si sale ancora per dieci metri, lungo fessura con minore difficoltà fino a un posto di cordata. Qui la fessura si allarga e permette di salire abbastanza comodamente fino alla vicina cima.

Dislivello 200 metri 5° e 6° grado; chiodi 25; ore 6

DISCESA: si percorre una facile cresta verso S. e si scende per il versante opposto a quello di salita, nel sottostante ghiaione.

Descrizione originale dagli autori della via, tratta dalle DOLOMITI ORIENTALI di Antonio Berti.

  Alex e Flavio

    

  La linea della via.

 

GIAN PIERO GENOVA

Scritto da Giuliano in . Inviato in Storia

     

STORIA DEL GRUPPO ROCCIATORI RAGNI

Gian Piero nel 1964 sulla Nord della cima Grande di Lavaredo sulla via Comici Dimai.

Foto gentilmente offerte dal figlio Pier Eugenio, componente del Gruppo Rocciatori Ragni, Guida Alpina e Tecnico del Soccorso Alpino.

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