PROGRAMMAZIONE INVERNALE DOLOMITI DI TIZIANO
CRODA BIANCA IN COMPAGNIA
Sempre il nostro Flavio “Moretto” che con la compagna di scalate Alice De Gerone, con passione hanno passato una giornata sulle nostre montagne nelle Marmarole. Il tempo era sereno ma l’autunno inoltrato inizia a farsi sentire nelle temperature e vento. Sempre bellissima e molto remunerata è la Croda Bianca dal versante sud per lo “Spigolo Fanton” e il panorama fantastico del vicino Cimon del Froppa, Cresta degli Invalidi.. non ha eguali!
Vi proponiamo alcune foto della loro escursione:
DOLOMIA 2017 – 1° Luglio Campitello di Fassa
Programma di DOLOMIA 2017
I nostri Ragni Alex Pivirotto e Falvio Fiori “Moretto” sono saliti alla Normale del Sassolungo e una via alpinistica sulla prima Torre del Sella
Flavio e Alex
CAMPANILE DULFER
Il Campanile Dulfer con Flavio Fiori “Moretto” e Aldo Valmassoi, figlio della nostra Guida Alpina e Ragno Mauro Valmassoi.
CAMPANILE DULFER m 2706 Spigolo S H. Dulfer – W. F. von Bernuth 25/08/1913
39° CORSO ROCCIA RAGNI EDIZIONE 2017
e-mail segreteria@grupporagni.it
cell. mobile 3493258436 Giuli 3297441083 Ernesto
Locandina del 39 Corso Roccia edizione 2017
Programma completo.
TORRIONE SALVELLA mt 2336 – GRUPPO DELL’ANTELAO
Ripetizione di una via Storica e in un Ambiente Grandioso
Con i nostri Ragni: Alex Pivirotto e Flavio Fiori “Moretto”
PER PARETE N. – M. Bonafede e I. Dibona 23 luglio 1963
Il torrione si trova nell’alta val Salvella e se ne raggiunge la base da San Vito a forcella Salvella, fin dove la valle, seguendo il letto del Ru Salvella, si allarga in un ampio vallone con erba e mughi; il torrione è solcato al centro da un ampia fessura che lo incrina dalla base fino in cima. Attacco a destra della fessura per una parete compatta (4° grado) con un piccolo strapiombo (5° grado). Dopo lo strapiombo vi è un posto di cordata. Si sale poi per 40 metri sulla verticale fino a una stretta cengia (4° sup). Da questa, con una piccola traversata a s, si raggiunge la fessura che non si abbandonerà più. La fessura presenta subito un forte strapiombo e continua poi liscia e compatta fin sotto due strapiombi che si superano direttamente pervenendo ad un piccolo punto di sosta. La fessura quindi si restringe e diventa estremamente difficile richiedendo il superamento di diversi strapiombi e di una liscia strozzatura con uso notevole di chiodi. Si sale ancora per dieci metri, lungo fessura con minore difficoltà fino a un posto di cordata. Qui la fessura si allarga e permette di salire abbastanza comodamente fino alla vicina cima.
Dislivello 200 metri 5° e 6° grado; chiodi 25; ore 6
DISCESA: si percorre una facile cresta verso S. e si scende per il versante opposto a quello di salita, nel sottostante ghiaione.
Descrizione originale dagli autori della via, tratta dalle DOLOMITI ORIENTALI di Antonio Berti.
Alex e Flavio
La linea della via.