.:. Dolomiti turche
Le montagne dell'Aladaglar sono locatizzate tra Kayseri Nidge e
Adana, ricoprono un'area di circa 1000 chilometri quadrati ed
appartengono alla catena dei Tauri che corre attraverso il Sud
della Turchia.
Il gruppo e' il piu' occidentale delle grandi catene montuose
della Turchia ed e' facilmente raggiungibile dalle citta' di
Ankara e Kayseri. Geologicamente sono calcaree e vengono
paragonate sia dai geologi che dagli arrampicatori alle
Dolomiti.
La prima tappa del viaggio ci porta a visitare la famosa
Cappadocia con un divertentissimo tour in mountain bike che ci
apre all'antica cultura della regione con le sue particolari
abitazioni scavate nel tufo e le incredibili citta' sotterranee.
Immancabile e' la visita ai gran bazar di tappeti ed al bagno
turco (haman) per cominciare ad entrare in sintonia con
l'ambiente. Lasciamo la citta' turistica di Urgup, dove si
trova l'agenzia Argeus dell'amico Veli Toren che ci ha fornito
l'appoggio logistico per la spedizione, e partiamo alla volta
delle montagne. Viaggiamo per diversi chilometri su strade
malamente asfaltate e semi deserte dove transitano solo vecchi
camion e carri trainati da muli.
Il paesaggio che ci circonda e' caratterizzato da sconfinate
distese di campi arati e scarsa vegetazione arborea, solo di
rado si scorge qualche cima per lo piu' collinosa. Ad un
tratto, dopo un dosso, appaiono improvvisamente come dal nulla,
in tutta la loro maestosita', le montagne dell'Adaglar.
La nostra base d'appoggio raggiungibile con mezzi a motore e'
il villaggio di Demirkazik, poche case di pastori e contadini
che si dimostrano molto interessati alta nostra presenza
probabilmente perche' poco abituati alta visita di turisti
stranieri. Qui, a 1770 metri di quota, e' situato l'unico
rifugio della zona montuosa, operativo dal 1987.
La regione montuosa dell'Aladaglar puo' essere divisa in
quattro aree che sono piu' o meno indipendenti dalle altre e i
cui collegamenti sono spesso molto difficili. Queste sono:
zona a Nord del Demirkazik, altopiano dello Yedigoller, valle
dell'Emli e gruppo del Torasan.
Meta della nostra spedizione
e' la regione a Nord del Demirkazik; quest'area e' un grande
circo chiuso da montagne tra le quali la piu' importante e' il
Demirkazik stesso (3756 m). Dal rifugio una strada sterrata
sale ripida verso l'ultimo alpeggio, una tendopoli di pastori
nomadi dove verranno caricati i cavalli che dopo diverse ore
raggiungeranno il campo base. Noi, a piedi, faremo un
percorso alternativo, uno splendido canyon sovrastato da
ripide pareti di roccia solidissima, ricco di una bassa
vegetazione multicolore. All'uscita una lunga e sassosa valle
si apre al nostro sguardo, ci aspettano ancora alcune ore di
cammino ma non ci preoccupiamo; le cime che ci circondano sono
uno stimolo a proseguire.
L'emozione culmina con l'arrivo al campo: un placido lago
circondato da alte pareti rocciose, una tenda turca e tanta pace
rotta solo dallo scampanellare delle greggi lungo i magri
ghiaioni. Durante la stagione secca estiva l'unica acqua
disponibile si trova proprio qui al lago Dipsig. Nelle stagioni
particolarmente aride il lago e la sorgente non ci sono ed il
campo deve essere spostato più a valle. Il tempo è stupendo,
siamo a 3000 metri di quota in ambiente eccezionalmente bello,
soli e gia' pronti per le prossime arrampicate.
Durante la nostra permanenza realizziamo ben dieci nuovi
itinerari di lunghezza e difficolta' diverse ma sempre su ottima
roccia. Qualcuno, stanco di arrampicare, si avventura lungo i
duri ghiacciai alla ricerca di cime o valichi solitari, altri
organizzano la salita alla cima del Demirkazik (3756 m) per la
via normale: 400 metri di II grado su lisce rocce levigate
dall'acqua; altri restano al campo e si godono sole e pace. La
sera rientriamo tutti al campo e, dopo una cena preparata dal
bravo cuoco turco, ci ritroviamo attorno al fuoco a cantare,
parlare e sognare. Il tempo si mantiene ottimo per tutta la
nostra permanenza, l'escursione termica tra il giorno e la notte
e' notevole ma il clima e' secco e non crea alcun disagio
nonostante la quota. I giorni pero' corrono veloci ed e' gia'
ora di ritornare; una fugace nuvola temporalesca ci saluta
piangendo e riversando su di noi alcune gocce di pioggia, forse
augurandoci un arrivederci.
.:. Componenti della spedizione
- Anna Sommavilla (Capospedizione)
- Ernesto Querincig
- Florio Del Favero
- Daniele Frescura
- Oreste Frescura
- Gino Lotto
- Michele Barbiero
- Orfeo Da Via'
- Antonio Mereu
- Osvaldo Zulian
- Renato Peverelli
- Gian Pietro Poles
.:. Vie nuove
- Contrafforti Meridionali di Cima Stella Parete Sud Ovest: 3 nuovi itinerari di 100/150 metri con difficolta' dal V al VI+ aperti da Peverelli, Barbiero, Poles, Lotto e Sommavilla.
- Cima Koka-Sarp Parete Nord: via SUPER KAYA DAMI, 350 metri, VI, Mereu, Da Via' e Del Favero.
- Cima 5 Dita Parete Nordovest: via MERABA CIAO, 350 metri, VI, Poles, Lotto, Sommavilla, Frescura e Zulian.
- Cima non conosciuta Parete Est: via THE DAY AFTER, 300 metri, VII- e AO, Peverelli, Del Favero, Querincig, Frescura e via ARGEUS, 400 metri, VI, Poles, Lotto e Sommavilla.
- Cima Testa del Lupo (top. proposto) Parete Sud ovest: via ORIENTE ESTREMO, 200 metri, 6c, Mereu, Da Vià e Barbiero.
- Cima Urgup (top. proposto) Spigolo Sud Ovest: via SPIGOLO DEI VELI, 400 metri, VI+, Barbiero, Mereu e Peverelli.
- Cima non conosciuta Parete Est: 200 m, VI-, Poles e Sommavilla.
.:. Come arrivare
Per la Turchia e' necessario solo il passaporto. Voli
giornalieri da Roma e Milano su Ankara (Alitalia o Turkhis
Airline). La Cappadocia (Urgup) si raggiunge in 4/5 ore su
confortevoli bus di linea a frequenza oraria. E' utile
contattare Argeus Travet Agency (Istiklal Cadesi n.13 - 50400
Urgup - Turchia - tel. 0090-384-3414688 - fax
0090-384-3414888).
L'agenzia parla perfettamente italiano ed è specializzata in
trekking, sci alpinismo e mountain bike.
Anna Somavilla